Cumartesi 17 Eyl 2011, 11:55
A seguito di molti tour di successo in tutta Europa con la sua orchestra, ed una notevole serie di pubblicazioni su etichetta Fonit Cetra - ai tempi la più grande casa discografica italiana - Armando Sciascia negli anni '60 fondò la Vedette Records, una società discografica indipendente con sede a Milano il cui repertorio spaziava tra musica classica, pop, jazz ed etnica, e si divideva tra varie etichette (Ars Nova, Vedette, Replica, Albatros, Zodiaco) distribuite in tutto il mondo. Ciascuna di esse rifletteva l'abilità di Sciascia non solo come musicista, produttore ed uomo d'affari, ma anche il suo fiuto per nuovi talenti musicali: si trattava spesso di giovani artisti, precursori del pop italiano di maggior successo dell'epoca e dei successivi anni.
Non meno interessanti erano le sue personali attività musicali. Figlio di musicisti italiani, cominciò a studiare musica classica a soli cinque anni, e si diplomò presso il conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro, specializzandosi in violino, composizione e direzione d'orchestra. Oltre alle sue impressionanti performance concertistiche come violinista, alle sue composizioni per film e teatro ed al suo lavoro di direttore dell'orchestra della RAI, aveva l'innata capacità di muoversi attraverso vari generi musicali: questo fu il principale motivo del suo successo, così come la sua attività di talent scout, alla ricerca di nuove generazioni di musicisti che avrebbero dovuto risvegliare il panorama rock degli anni '60 e '70.
Infatti, la Vedette Records fu l'etichetta di Equipe 84, Pooh, Inti-Illimani, Gian Pierretti, Roby Crispiano, Lelio Luttazzi e, più tardi, Giorgio Gaber. fu inoltre distributore italiano per la statunitense Elektra, label di Jim Morrison e dei suoi The Doors.
Gli studi di registrazione della Vedette furono fucina di sperimentazioni in campo elettronico, nonché luogo frequentato da alcuni dei migliori jazzisti e musicisti italiani, che vi si incontravano per improvvisare insieme o registrare dei live album; ricordiamo tra questi Valdambrini, Valente, G. Basso, Farina, De Piscopo, Pezzotta, Schiano ed altri.
Fu da una di queste spontanee conversazioni musicali che nacquero i Blue Phantom, autori del primo disco di successo nel cosiddetto ambito dell'"heavy rock psichedelico" in Italia. Autore di canzoni ed arrangiamenti fu lo stesso Sciascia.
Oggi è del tutto comune avere suoni distorti in un disco, ma non lo era affatto negli anni 60, quando il Moog rappresentava ancora uno strano esperimento ed il digitale era ancora lontano anni luce dalla diffusione odierna. il Sound dei Blue Phantom non fu solo rivoluzionario, ma per certi versi sacrilego! I titoli di questo album, in ogni caso, mostrano come la band era conscia di quanto stesse facendo, ed avesse capito che là fuori in molti capivano ed apprezzavano ciò che ascoltavano.
[Scritto da Armando Sciascia sul libretto del CD Distortions]